Ortica
Il nome di questa pianta deriva dal latino “urere” bruciare, irritare, a causa delle sue note proprietà urticanti.
Le varietà più comuni dell’ortica sono la ‘Dioica’ e la ‘Urens’, molto simili ma di diverse dimensioni. Il fusto è eretto con foglie opposte, picciolate e ricoperte di peli, saturi di acido formico, che a contatto con la pelle, provoca intenso bruciore e dolore. Anche i fiori sono verdi, riuniti in grappoli alla base delle foglie stesse.
Tra le piante selvatiche, l’ortica viene sempre ricordata per il suo effetto urticante e sarebbe sicuramente più apprezzata dopo aver conosciuto tutte le sue qualità e virtù terapeutiche.
L’Ortica infatti è conosciuta dalla più remota antichità per usi medicali.
In cucina: Le ortiche si possono usare in molti modi in cucina, con qualche piccolo accorgimento, e si otterranno piatti rustici e sani.
Il primo accorgimento è di utilizzare solo le “cimette” di piantine giovani: sono le più tenere e saporite.
Un altro accorgimento importante è fare attenzione a dove si raccolgono le ortiche: lontano dalle strade e da altri luoghi potenzialmente inquinati.
Può trovare uso anche come spezia nelle frittate, minestre, ravioli, risotti.
Uso terapeutico: L’ortica è ricca di vitamina C, clorofilla, sali minerali (silicio, ferro, calcio, manganese e potassio), carotene, acido formico, acido folico, tannino, istamina, acetilcolina, che la rendono una pianta unica per la grande varietà di usi differenti.
Nelle cure erborstiche viene utilizzata soprattutto come antireumatico, diuretico, antianemico e antidiabetico.
Uso magico : le virtù protettrici dell’Ortica sono conosciute da secoli: per respingere un maleficio al suo mandante, indossare un sacchetto talismanico contenente foglie e radici di Ortica “vitalizzate”. Fumigazioni di questa pianta eliminano inoltre le negatività presenti in un ambiente e allontanano i nemici.