Castello di Poppi

IL CASTELLO DI PIOPPI E LA LEGGENDA DI MATELDA

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Iniziamo con il parlare di Matelda, detta anche Telda,una bellissima donna,sicuramente piacente ed affascinante con dei sani e robusti appetiti sessuali,stando alle cronache del tempo era legata a costumi libertini appannaggio esclusivo della ricca e annoiata nobiltàdicui faceva parte.

Matelda andò sposa ad un rampollo della famiglia Guidi,potentissima signoria che dominava con pugno di ferro la zona del casentino,in Toscana.
Un matrimonio combinato,creato per allargare i domini territoriali,e voluto dalle famiglie senza interpellare la futura sposa.

L`alternativa che rimaneva a una donna per un mancato matrimonio era la via del convento.
Così la bella e giovane Matelda andò sposa a Guido,uomo avanti negli anni,e sicuramente poco propenso alle battaglie nell’alcova.
La nostra Matelda fece di necessità virtù e dalla torre del suo castello di Poppi, iniziò a guardarsi intorno, scrutava i passanti,soprattutto su quelli giovani ,meglio ancora se dotati di un minimo di cultura;i suoi preferiti erano i menestrelli,i cantori che andavano di villaggio in villaggio,di corte in corte,a raccontare storie e allietare le noiose giornate della nobiltà fannullona.
Ma non erano solo i menestrelli l’oggetto della nobil donna ma anche :paggi ,cavalieri,artigiani e lavoranti,non aveva molta importanza. I requisiti fondamentali è che fossero giovani,belli e aitanti.
Ben presto ci fu un via vai di giovani che entravano tra le mura del maniero;ma non ne uscivano più.

Matelda non poteva far sapere in giro di essere un’adultera e correre il rischio di essere scoperta e ricattata;avrebbe significato un’orribile fine,o quanto meno una vita di segregazione nel castello,o peggio ancora in un oscuro monastero.
Così Matelda,dopo l’amplesso,faceva uscire i giovani amanti da un passaggio segreto;i giovani,ancora storditi dall’avventura,passavano su trabocchetti che si spalancavano e inghiottivano tutti,senza lasciare traccia del loro passaggio.

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La cosa andò avanti per lungo tempo,fino a quando la popolazione del borgo iniziò a sospettare la verità;erano molti i giovani che all’improvviso erano scomparsi.

Fu così che gli abitanti,approfittando dell’assenza del conte Guido e delle sue truppe,assaltarono il castello,catturarono la bella Matelda e la rinchiusero nella torre.
Di li non uscì più,perché venne fatta morire di fame e di sete;una punizione terribile,come del resto terribile era stata la sorte che aveva regalato ai suoi occasionali amanti.
Da quel momento la torre prese il nome di Torre dei diavoli,perché la gente del borgo sosteneva che in alcune notti particolari,la bella Matelda,ridotta ad un fantasma,si aggirasse per i bastioni del castello alla ricerca di giovani uomini con cui placare la sua insaziabile fame di sesso.

matelda

Quindi voi che passate dal castello di Poppi, fate attenzione! Perché pare che la bellissima contessa,il cui fantasma continua ad aggirarsi per le mura,ancora oggi seduce con la sua bellezza coloro che,imprudentemente,si fanno accalappiare dalle sue doti di incantatrice.