IL GRANATO
È un silicato di colore Rosso, bruno, nero, verde, giallo, rosa, bianco.
Il termine granato designa un gruppo di minerali di cui alcuni in uso fin dall’età del bronzo come gemme; trovare granati nei gioielli degli antichi egiziani, greci e romani non è raro. Il nome “granato” deriva dal latino granatus (grano), con un probabile riferimento al malum granatum (melograno), pianta con semi rossi con forma e colore simili a quelli di alcuni cristalli di granato.
E’ la pietra del cuore, della circolazione e del sesso. Mettersi un granato al collo è come fare un bagno energetico, va benissimo per chi è spossato. Serve per chi ha il sistema immunitario debilitato, per chi soffre di anemia. Rivitalizza il sistema circolatorio. Favorisce la fertilità. Il granato agisce fortemente sulla sfera sessuale, rivitalizzando il sistema riproduttivo e sessuale con lo stimolare l’erotismo, quindi è un ottimo coadiuvante dell’impotenza.
Chi deve rafforzare la propria volontà, essere più perseverante, nel granato troverà un valido alleato. Per gli artisti serve come musa, per chi tende a scoraggiarsi, come arco. Aiuta a scoprire le proprie potenzialità, a trovare nuovi stimoli e quindi raggiungere i propri scopi. Favorisce la telepatia. Gli innamorati che devono separarsi per un periodo, dovranno portarlo entrambi. Nel medioevo le donne regalavano granati agli uomini che partivano per le crociate. Se programmato, è un scacciademoni. Chi ha poco senso pratico o poco attaccamento alla vita potrà meditare spesso con questa pietra: i risultati e le buone notizie non tarderanno ad arrivare. Allontana le paure.
Aiuta ad uscire dalle situazioni irrisolvibili. Adatta ai momenti critici in cui crollano i valori e ci si sente perduti. Dona ardore e voglia di affermarsi. Spinge inoltre a collaborare con gli altri nell’interesse comune.
Secondo la tradizione, dal punto di vista del corpo apporterebbe calore, favorirebbe la rigenerazione fisica e la vitalità, stimolerebbe il metabolismo, l’assimilazione dei nutrienti e rinnoverebbe il sangue. Sarebbe utile da indossare per riprendere le forza dopo momenti di affaticamento. Avrebbe inoltre un effetto positivo sul sistema immunitario e sulla circolazione sanguigna.
Questa gemma, conosciuta nel medioevo con il nome di carbonchio, veniva montata sulle else delle spade e sugli scudi per donare coraggio ai soldati e proteggerli nella battaglia. Simbolicamente era la pietra che faceva risplendere la luce nel buio portando all’anima guarigione e spiritualità.
Armonizza il 1° e 4° Chakra.
Pietra dell’ Ariete, Scorpione, Capricorno.